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Recensioni
L'età del disordine

AUDIOREVIEW

''L'Età del Disordine rappresenta il cantautorato più evoluto e moderno. L'ammaliante circolarità di Begonie, il riff gonfio di watt di Cocktailchemico, la surreale Ginnastica, il pianismo denso e introspettivo di Era Ieri, le diradazioni siderali di Astronauta, il taglio hard di Cuore Nero."'

Enzo Pavoni

IL FATTO QUOTIDIANO

"L'età del disordine mette “ordine” sulle doti da (vera) cantautrice di Debora Petrina"

Pasquale Rinaldis

IL GIORNALE DELLA MUSICA

"Quello che seduce in questo album è proprio la naturalezza con cui sono accostate atmosfere sofisticate e composizioni ardite a ganci melodici e sonorità attuali; da una parte c’è subito un’estrema immediatezza d’ascolto, dall’altra si scoprono a mano a mano dettagli nuovi, particolari e suggestivi. Pensate insomma a una versione colta di Cristina Donà, tra ascendenze prog e una poetica vicina a Paolo Benvegnù."

Stefano Bizarre Quario

ROCKIT

"La realtà dei fatti è una e una sola, poche scuse: L'età del disordine è un disco splendido, tra le migliori uscite del 2022. Si prospetta come uno dei lavori più intensi e coinvolgenti di un'intera discografia personale come di gran parte delle proposte attuali al di qua dei confini nazionali."

Stefano Gallone

EXTRA MUSIC

"Ci sono i pezzi trascinanti e scatenati come l'iniziale "Begonie", l'accattivante acidità di "Cocktailchemico" e "Cuore nero" con le serrate chitarre elettriche. Quelli più sperimentali come la teatrale "Ginnastica", cantata con molta ironia, e "Panorami-che", intrisa di elettronica e con un interessante intreccio di voci. Si passa dal tango con pianoforte e percussioni di "Jingle" ai fraseggi di blues distorti con "Amore è cieco". I synth e l'elettronica si incontano col pianoforte in "Era ieri" e "Cosa sai di me". Trovano spazio anche brani intensi, suggestivi e avvolgenti come “Astronauta" e la conclusiva "Piccola cicatrice". Petrina dimostra di essere un'artista completa (suona pianoforte, tastiere, chitarre) con una vocalità ricercata, personale e sonorità in bilico tra classico e moderno."

Marco Sonaglia

IL BLOG DELL'ALLIGATORE

"Undici canzoni fra le quali non è facile scegliere, no, proprio no."

Diego Alligatore

MUSIC MAP

"Il bello di questo disco è la sensazione nitida, avvolgente, quasi tangibile che qualcosa di intelligente e storto stia agitandosi tra le pieghe di pezzi ingannevolmente travestiti da canzoni pop."

Manuel Maverna

REDNESS

"Donna libera, cantautrice eclettica, artista che piace agli artisti. Nel salotto di casa sua è nato un disco memorabile."

Fabrizio Tassi

DISTOPIC

"Un lavoro maturo, potentissimo, tra le cose migliori uscite in Italia in questo 2022. Forse è arrivato il momento di portare il progetto a un livello superiore, perché far passare questo album per un prodotto da mercato indipendente sarebbe come negargli un potenziale enorme."

IL GAZZETTINO

"Ogni volta che nella “morta gora” del Terzo Millennio, dove la musica di area pop naufraga nella Trap casereccia – vero reality del nulla – senza neanche la ferinità del rap afroamericano e appena sorretta dall ripetitiva geritrica musicale di cantautori di casa nasce qualcosa di significatico è un rito festoso."

Marco Maria Tosolini

ALIAS – IL MANIFESTO

"Debora Petrina mostra di padroneggiare assai bene il linguaggio sonoro in ogni sfumatura, proponendo undici brani intensi."

Guido Michelone

VINILE

"Sfrontatezza e genio. Le melodie si piegano ad aperture e scatti, sottigliezze e sperimentazioni elettroniche di grande impatto. Grande album."

Alberto Marchetti

LUCIDAMENTE

"La sensibilità è tutta al femminile, col coraggio di scavare nella propria interiorità e di esporla agli altri, ma sempre con modalità simboliche, poetiche e spesso ironiche, sicché sembra quasi non ci si voglia mai prendere troppo sul serio. Un mondo che a volte sembra soggettivo, intimo e introiettato sul Sé, ma che, invece, via via si dipana grazie a interminabili fili musicali/luminosi, fino a espandersi nell’universo in adamantini scintillii colorati."

Liliana Picciotto

THE MUSICWAY MAGAZINE

"Lei e questo nuovo disco rappresentano a loro volta la crème de la crème nel vasto panorama della musica cantautoriale e indipendente italiana. Senz’ombra di dubbio, possiamo affermare che questo è un album dall’alchimia dolcemente pulsante, percepita sin dal primo ascolto."

RUMORE

"Petrina sa arrampicarsi sugli angoli delle note o cavalcarle come onde. Attraverso una scrittura visionaria e suggestiva, un timbro evocativo, coraggio e un'estensione à la Kate Bush."

Barbara Santi

DISTORSIONI

"La voce di Debora è al suo massimo, i vecchi microfoni a nastro usati hanno creato un effetto “fifties” davvero originale.  Il terzetto di canzoni iniziali è semplicemente irresistibile. Begonie, Cocktailchemico e Ginnastica sono tre potenziali singoli che in tempi di 45 giri avrebbero girato a lungo nei juke-box, ricchi come sono di melodie e refrain, da mandare a memoria ed ascoltare nel quotidiano.“L’età del disordine” è uno dei lavori più riusciti di questo 2022."

Ricardo Martillos

MESCALINA

"I riferimenti dell'artista sono alti: Diamanda Galas, per l'uso spesso drammatico e dinamico del pianoforte, come in Begonie, che vanta anche un testo ipnotico, denso di assonanze e iterazioni, o Cristina Donà, per l'impostazione della voce, a volte raddoppiata in un'eco affascinante e sottolineata dal piano, come in Panorami-che, o in Era ieri. Petrina sa come toccare le corde del sentimento, senza mai risultare sentimentalistica; e questo è un pregio notevole, in un mondo musicale sempre più autoreferenziale. Ne sono testimonianza due piccole perle: l'eterea storia di Astronauta, o la dolente, sospesa, minimale Piccola cicatrice, che chiude il disco con un brivido."

Laura Bianchi

L'ISOLA CHE NON C'ERA

"Ferite, cicatrici e assenze che aleggiano nell'aria creano una sorta di disordine interiore che va a mescolarsi al disordine sociale e culturale di questo tempo. Un disco che sa porsi ai massimi livelli di quello che potremmo definire il filone indie-rock con venature elettroniche."

Andrea Podestà

EXPOSE' // Seattle

"Per il suo quarto album di canzoni originali, Debora Petrina ci regala L'Età del Disordine, un'altra superba raccolta di musica creativa che sfida la categorizzazione. L'Età del Disordine è un fulgido esempio di creatività sfrenata, combinata con uno spirito avventuroso, una tecnica impeccabile e l'intelligenza di mettere tutto in un pacchetto coerente. È uno dei momenti salienti del 2022 e contiene molte canzoni che varrà la pena rivisitare negli anni a venire."

Jon Davis

IO DONNA

"Chi sono le (nuove) ladies del jazz italiano: compongono, suonano, cantano. Creano dischi e festival musicali. Sono creative. E sempre più determinate ad abbattere certi stereotipi... nel mondo jazz."

Paola Babich

RARO

"Infinite soluzioni di suono, tra analogico e digitale, di cose piccole che fanno la differenza... e soprattutto di contaminazione apolide e libera."

Gianluca Clerici

Classic Rock on Air

Cocktailchemico è sigla di chiusura del mese di dicembre di Classic Rock on Air, un programma ideato da Renato Marengo, distribuito in 150 radio in tutta Italia.

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