
ALL ABOUT JAZZ (USA)
Dicembre 2010
"Wow. Questa vocalist/tastierista italiana è lontana dalla vostra idea di cantante/cantautrice.
E' sempre stato uno dei punti di forza di Wait, la raccolta magistrale di generi apparentemente non correlati. Direi lo stesso per Debora Petrina, del modo in cui in doma fonde splendidamente stili differenti."
WONDEROUS STORIES
Ottobre 2009
INDIE-EYE
Luglio 2009
"Meticolosa e perforante ricerca durata una carriera intera per Debora Petrina. In doma è la sintesi e il “debutto” ufficiale nella “forma pop” di un’artista che per anni ha percorso con sfrontatezza i territori della musica colta, il transito tra teatro e danza, le potenzialità ludiche e combinatorie della canzone con la mano in una scarpa e le gambe in aria."
IL MUCCHIO
Giugno 2009
"Funambolico pastiche costruito su repentini cambi di atmosfere e (soprattutto) sulle mille sfumature di un canto tecnico e camaleontico che, intonando testi curiosi e surreali, passa dall'italiano all'inglese e allo spagnolo. Imprevedibile, giocoso e un minimo compiaciuto di sè stesso, in doma è, nel suo (non) genere, un piccolo capolavoro di estro, gusto e coraggio."
ROCKERILLA
Giugno 2009
"In doma dimostra il suo eclettismo e anche un insolito, esuberante talento musicale che affonda delicatamente solide radici, in un fecondo terreno formato dal suo background classico (Debora è un’eccellente pianista). in doma è un lavoro dove con piglio zappiano convivono differenti generi e mood, dal jazz al rock, al punk e oltre."
ONDAROCK
Giugno 2009
"Scritto, cantato, suonato e prodotto da Petrina, sta e rimarrà come uno degli elevati risultati dell’arte del pop italico. E’, naturalmente, quello deviato ma colto, frivolo ma etico, compassato ma sconquassante. Fa più di tutto il paio con un universo interiore, già per metà esploso nel suo big bang, e con un ricettacolo di scontri creativi misteriosamente comandati."
STILE
Giugno 2009
ALL ABOUT JAZZ
Maggio 2009
"La voce è una cristallina viaggiatrice del suono che piacerebbe a Björk. Si ascoltano prima certi episodi alla Pj Harvey, poi affondi che paiono cantati "senza rete" come farebbe una Patti Smith miracolosamente ingentilita e femminile, e infine certi volteggi cari alle grandi signore della canzone italiana. Ma ogni accostamento equivale a ingabbiare Petrina e la sua musica in schemi che in doma afferra, rivolta e fa a pezzi piccoli piccoli riconsegnando all'ascoltatore un luccicante impasto sonoro fatto di stili comunicanti, precipitosi cambi di direzione, colpi di coda e richiami al passato tramite suoni moderni.
Voto 3,5 su 4"
BLOW UP
Maggio 2009
"Giunta a sparigliare e turbare i sogni degli ignari geometri della canzonetta così come quelli dei visionari dell'avanguardia, Petrina sferruzza a maglia dodici tracce che rischiano di portarsi a casa l'intero banco... Chi ha conosciuto Debora Petrina come notevole pianista di repertorio contemporaneo la ritroverà ora anche intrigante cantautrice dalle influenze inafferrabili...in doma ambisce a diventare così il feticcio misterioso di questa prima parte di 2009, troppo impertinente per essere sexy, troppo sensuale per non darci l'impressione di ridere alle spalle di chiunque pensi di averne capito il segreto.
Voto 8 su 10"
JAM
Maggio 2009
"C'è un'affascinante figura femminile che si aggira tra pianoforti, toy piano e organetti... La voce di Petrina si avvolge in curiose e insolite melodie ricamate abilmente con tastiera o Fender Rhodes e canta di sms anonimi, avventure in piscina, bikini rosa, asteroidi: un po' come un'eccentrica Tori Amos che incontra una divertita ed energica Cristina Donà. Ma i paragoni non sono sufficienti a descrivere la sua musica, ogni brano si declina in modo diverso e inaspettato: sta all'ascoltatore lasciarsi rapire dalle fantasticherie contenute in questo dischetto.
Voto 3 su 4."